Fagiolo di Controne: Presidio Slow Food e Perla Bianca del Cilento 

Un fagiolo storico del Parco Nazionale del Cilento, dalla cottura rapida e con una buccia molto sottile, che gli regala un gusto inconfondibile. Stava scomparendo ed è stato recuperato come Presidio Slow Food

Nel cuore del Cilento, in una terra florida per l’agricoltura, circondata da rilievi montuosi, fiumi e sorgenti incontaminate, si coltiva un legume straordinario: il fagiolo di Controne. I terreni della zona, ricchi di carbonati e molto fertili, con le acque montane degli Alburni che li dissetano, conferiscono a questa qualità di fagioli le sue caratteristiche peculiari, una buccia sottile e un’estrema facilità di cottura, oltre a un sapore davvero delizioso. 

La coltivazione del fagiolo di Controne si tramanda da secoli, ma nel tempo si è rischiato di perdere questa tradizione contadina, oggi fortunatamente recuperata come Presidio Slow Food.

Legumi del Cilento: il Fagiolo di Controne

La buccia sottile del fagiolo di Controne è il suo maggior pregio, innanzitutto è estremamente digeribile e nonostante sia quasi impalpabile, non tende a spappolarsi in cottura. Inoltre, richiede una preparazione molto veloce rispetto alle altre tipologie di fagioli. Infatti, il fagiolo di Controne non necessita di ammollo. Le tipologie di coltivazione del fagiolo di Controne sono numerose, come il fauciariello, il lardariello, il suscella e il minichella, tutte qualità di colore terreo-bruno e leggermente picchiettati. Ma il più rinomato tra queste è l’ecotipo bianco. Piccolo di dimensioni e dalla forma tondeggiante, con il suo colore bianco senza macchie o striature ricorda proprio una piccola perla. Anche i baccelli che lo contengono sono di colore bianco. È un fagiolo tardivo, si semina tra la prima e la seconda decade di luglio e si deve aspettare novembre per la raccolta, essiccato si conserva tutto l'anno.

La coltivazione del fagiolo di Controne

Nell’area di produzione del fagiolo di Controne, la pendenza del terreno non permette di creare coltivazioni su appezzamenti di terra molto estesi. Per questo, gli orti che producono questo delizioso legume cilentano, sono tutti caratterizzati da superfici limitate. Con le loro coltivazioni sparse tra le campagne di Controne, sono 17 i produttori che aderiscono al Presidio Slow Food e adottano pratiche agricole ecocompatibili, perfettamente inserite all'interno di un contesto ambientale di grande valore naturalistico quale è il Parco del Cilento e Vallo di Diano. La Grande Bottega Italiana non poteva farsi scappare un’eccellenza gastronomica, infatti, tra i fornitori che abbiamo scelto per le nostre box Sapori e Saperi, c’è anche uno dei 17 specialisti del fagiolo di Controne: si tratta dell’Azienda Agricola "Ferrante. Oltre a questo legume straordinario, il titolare Michele coltiva con maestria anche altri prodotti, come fagioli, ceci e peperoncini. Tutte le sue piante nascono, crescono e maturano seguendo i ritmi naturali, quelli scanditi dalla stagionalità del tempo, senza subire stress, per rispettare la natura e le sue biodiversità. Il risultato? Prodotti di alta qualità e dal sapore unico. 

Terra di fagioli e olio: tra sagre e piatti tipici

Il borgo di Controne, incastonato tra campi e uliveti, è terra di olio e fagioli, per un connubio perfetto con il legume, infatti, l’ideale è scegliere come condimento un olio extra vergine di oliva ottenuto da cultivar autoctone, come la Rotondella e la Carpellese. Sono perfetti, ad esempio, i pregiati oli prodotti dall’azienda Madonna dell’Olivo. Il momento migliore per gustare i prodotti tipici del posto, è quando si tiene la tradizionale sagra, che attira sempre molti turisti curiosi di assaggiare il famoso, fagiolo di Controne, eccellenza tra i prodotti tipici del Cilento apprezzata in tutta Italia. Grazie alle sue caratteristiche il fagiolo di Controne è abbinabile a qualsiasi piatto e a vari tipi di vino, sia rosso che bianco. Lo si può gustare in tanti modi ad esempio al tozzetto (una fresella condita con olio extravergine e fagioli lessi) oppure con la scarola, nella pasta e fagioli, o ancora a condimento delle làgane (una tipica pasta fresca fatta in casa).